I colori liturgici

    Diversi sono i segni simbolici che durante la celebrazione liturgica danno vita ad un vero e proprio linguaggio espressivo del mistero cristiano. Segni, cioè "messaggi" che, attraverso la loro esteriorità, innescano un dialogo diretto con il mondo interiore, che aprono ad una relazione con Dio. Così anche il colore dei paramenti possiede uno specifico significato che investe l'intera celebrazione. "La differenza dei colori nelle vesti sacre ha lo scopo di esprimere anche con mezzi esterni, la caratteristica popolare dei misteri della fede che vengono celebrati" è indicato nell'introduzione al Messale.

      Il bianco è un colore luminoso, che richiama un senso di pulizia, di purezza quindi e come tale è diventato simbolo dell'innocenza, di chi non si è macchiato di colpe. Di questo colore, ad esempio, sono gli abiti dei bambini in occasione del Battesimo, della Prima Comunione e l'abito nuziale della sposa. Inoltre è il colore della festa e della gioia.

      Nella liturgia cristiana il bianco è innanzitutto il colore della risurrezione, richiama alla vittoria della Luce sulle tenebre del peccato, alla vita nuova donata da Gesù attraverso il suo sacrificio. Quando Gesù salito sul monte si trasfigurò davanti ai discepoli "il suo volto si fece splendente come il sole e i suoi abiti diventarono bianchissimi, come di luce" (Mt 17, 2), mentre Maria di Magdala accorsa al sepolcro ormai vuoto vide "due angeli vestiti di bianco" (Gv 20, 12). Tale colore diventa quindi anche simbolo della gloria e dello splendore di tutto quanto appartiene a Dio. Il Messale lo indica come il colore da impiegarsi durante l'anno liturgico per la celebrazione, ad esempio, del Natale (festa della venuta nel mondo del Figlio di Dio, della vera Luce); dell'Epifania; della Pasqua e del periodo pasquale; le feste di Cristo e di Maria Vergine; le feste degli angeli e dei santi non martiri.  

        Il colore rosso, invece, richiama subito al sangue e al fuoco. Questo colore simboleggia la passione e il sacrificio di Cristo, il martirio dei fedeli e lo Spirito Santo. Nelle raffigurazioni artistiche Cristo Risorto appare appare, a volte, coperto di un manto rosso porpora quale simbolo regale, richiamo a "Cristo Re".

        I soldati che deridevano Gesù chiamandolo re dei giudei "gli gettarono sulle spalle un mantello rosso" (Gv 19, 2). In un brano del libro di Isaia, invece, il rosso evidenzia una situazione di peccato, la gravità di una colpa: "Anche se i  vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana" . Il Messale indica l'uso dei paramenti di questo colore per la Domenica delle Palme e il Venerdì Santo come richiamo simbolico al sacrificio di Cristo; per la festa di Pentecoste essendo, come già accennato, il colore simbolo dello Spirito Santo che discese sotto forma di lingue di fuoco sui discepoli raccolti nel Cenacolo; nella festa dell'Esaltazione della Santa Croce (14 settembre) e in altri modelli celebrativi della Passione di Gesù; per la commemorazione degli Evangelisti, degli Apostoli e dei Martiri poichè modelli e testimoni della Pasqua del Figlio di Dio. Inoltre per il Rito della Confermazione può venire impiegato il rosso oppure il bianco, il primo come richiamo allo Spirito Santo, mentre il secondo per evidenziare l'aspetto gioioso di un momento che completa l'iniziazione cristiana alla nuova vita.

          Il colore verde richiamma immediatamente al colore dei prati, della vegetazione lussureggiante. Il colore della serenità, simbolo della speranza, ma anche il colore dei fedeli, degli eletti che "verdeggiano come un ulivo". La tunica dell'evangelista Giovanni è sovente raffigurata nei dipinti con il colore verde. Il verde, infine, è il colore che caratterizza maggiormente le celebrazioni dell'anno liturgico poichè viene usato quando non si celebra un particolare mistero di Cristo, durante cioè il Tempo Ordinario (le 34 settimane che si succedono tra i cicli di Natale e di Pasqua)

            Il colore viola è il colore della penitenza e, a volte, del dolore. Questa simbologia, quindi, caratterizza le celebrazioni del Tempo di Avvento e di Quaresima, i momenti celebrativi penitenziali e le esequie cristiane.

              Il colore rosa, secondo le indicazioni presenti nel Messale, può venire impiegato per la quarta domenica di Quaresima e la terza domenica di Avvento. Due domeniche che si trovano a metà del rispettivo tempo liturgico, a metà di un cammino di preparazione e che, con la scelta di questo colore inconsueto, si vuole evidenziare ricordando l'ormai prossimo momento di gioia, l'avvicinarsi della festa solenne.

                ALTRI COLORI UTILIZZATI

                ORO: INDICA SOLENNITÀ E REGALITA' E VIENE UTILIZZATO PER DELINEARE L' IMPORTANZA.

                AZZURRO: INDICA IL CIELO E VIENE UTILIZZATO  NELLE CELEBRAZIONI DELLA MADONNA.